Figli di Doisneau

Immagine

Tutto ha inizio in una fredda mattinata parigina del 1950, un ragazzo ed una ragazza s’incontrano davanti all’hotel De Ville e si baciano.  Quella gestualità tanto comune quanto preziosa trova finalmente il giusto riconoscimento “condannandosi” all’immortalità per mano di un fotografo. Mostre ad hoc, stampe, poster, riproduzioni su magliette e borse…viene a crearsi un mito, il mito di uno scatto scaraventato immediatamente nell’olimpo della fotografia.

E poi, nei primi anni ’90, ecco il fulmine a ciel sereno…il divino che torna uomo, l’eccezionalità di un’immagine tanto bella quanto spontanea, che nasconde però la finzione di una posa organizzata.

In fin dei conti in fotografia, come nella maggior parte delle arti visive, a prevalere è il significato dell’opera piuttosto che il “come” questa viene realizzata e pertanto anche l’immagine di un bacio non deve essere criticata/osannata per come questa è stata fatta.

 

Fin qui niente da obiettare ma, ultimamente, mi sono saltate all’occhio le fotografie degli ultimi scontri di piazza sparsi per il mondo. Ogni volta che ci sono disordini e contestazioni in strada, qualcuno viene “sorpreso” mentre si cala con il proprio partner in un bacio mozzafiato davanti alla polizia in tenuta anti-sommossa.

Qual’è il senso di tutto ciò? Si vuole rappresentare visivamente la contrapposizione millenaria tra amore e odio oppure la piazza in rivolta è così afrodisiaca? 

Probabilmente è tutt’altro. Potremmo chiamarla “strumentalizzazione necessaria per aver successo nel mondo della fotografia”; Doisneau ha avuto successo con quel tipo di foto, quale migliore occasione per dimostrare di essere il suo successore…suo figlio…

Per carità, sono scatti grandiosi, d’effetto e molto significativi…ma poveri di spontaneità e di originalità…sprovvisti, in definitiva, di vita propria…ed in fotografia, secondo me, non si può vivere di luce riflessa o di un’eredità di un padre che mai ci riconoscerà come suoi figli.

Meglio anonimi e sconosciuti in perpetuo, che fotografi in stile fotocopiatrice.

                                                         

 

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